Adesso è certo: il decreto rilancio ha sancito lo slittamento della lotteria degli scontrini, precedentemente fissata al 1° luglio 2020, portando la sua introduzione al 1° gennaio 2021. Nata come norma anti-evasione, ha avuto una proroga inevitabile anche per andare incontro agli esercenti che ancora privi di registratore telematico, impedivano di fatto ai clienti di partecipare alle estrazioni. Non tutto il male viene per nuocere; questo ritardo offre l’occasione per fare una scelta più oculata circa lo strumento fiscale di cui avvalersi per registrare gli incassi.

Come anticipato, la lotteria degli scontrini è una delle misure introdotte per combattere l’evasione fiscale, sfruttando l’interesse concreto dei consumatori a richiedere la ricevuta.

Iniziamo con alcune regole imposte dall’autorità tributaria: al gioco possono partecipare solo i maggiorenni residenti in Italia. Ogni scontrino elettronico emesso per una spesa di importo pari ad almeno 1 euro darà diritto a concorrere all’estrazione di premi in denaro. Sarà avvantaggiato chi paga con carte, bancomat e altri strumenti tracciabili. In particolare, ci saranno 10 estrazioni al mese per i pagamenti con moneta virtuale e 3 per chi paga in contanti. Il piatto forte saranno le estrazioni annuali: un maxi premio di 5 milioni di euro per i pagamenti cashless e un altro di 1 milione di euro per i pagamenti in contanti.

Partecipare all’estrazione è semplice: l’agenzia delle entrate rilascerà un codice lotteria grazie al quale ogni avventore avrà diritto ad un biglietto virtuale per ogni euro speso. Detto codice, scaricabile dal portale dell’Agenzia delle Entrate, dovrà essere comunicato all’esercente all’atto dell’acquisto. I premi spetteranno anche ai negozianti, ma solo per i pagamenti elettronici. Sono infatti previste specifiche estrazioni anche per i negozianti, che concorreranno all’assegnazione di premi di importo pari a 20.000 euro al mese e al maxi premio annuale di 1 milione di euro, a patto di accettare strumenti per i pagamenti tracciabili.

Vediamo ora alcuni dettagli procedurali. L’esercente, una volta ricevuto il codice lotteria del cliente, dovrà trasmetterlo telematicamente all’Agenzia delle Entrate. Si tratta di un codice alfanumerico che viene rilasciato dal sito dell’Agenzia delle Entrate, dietro comunicazione del proprio codice fiscale.

Qualora l’esercente dovesse rifiutarsi di attivare la procedura della lotteria, il cliente può segnalare all’Agenzia delle Entrate il suo comportamento scorretto. Non è una questione di poco conto: commercianti ed artigiani che rifiuteranno di comunicare all’Agenzia delle Entrate il codice lotteria e gli altri dati necessari per le estrazioni, potranno essere inseriti nelle liste dei contribuenti a rischio evasione, con la concreta prospettiva di essere soggetti a controlli e verifiche da parte del Fisco, oltre ad una sanzione ogni volta che un contribuente denuncerà il rifiuto.

L’adeguamento dei contribuenti alla disciplina fiscale, è quindi l’obiettivo dichiarato della lotteria, che incentiva l’emissione dello scontrino elettronico. Malta e il Portogallo ci hanno preceduti su questa strada ed hanno ottenuto eccellenti risultati in termini di contrasto all’evasione. La vera novità di questo espediente è il ruolo attivo che il consumatore ha come “alleato” involontario dello stato e gli ingredienti per il successo dell’operazione ci sono tutti: giocare a costo zero con la possibilità di conseguire montepremi molto interessanti.